_nuovi formati crescono...

Allo stesso modo sempre più spesso i banner sono essi stessi la prima fonte di informazione verso i potenziali clienti, e non solo la porta d’ingresso verso il sito di riferimento che contiene gli approfondimenti.

L’utilizzo dei banner classici si avvia ad un periodo di maturità, che consente di valutare realisticamente l’efficacia della pubblicità online, senza lasciarsi ingannare dai falsi entusiasmi iniziali e dagli altrettanto gravi disfattismi che sono seguiti.

La naturale maturazione dell’utilizzo dei banner tradizionali sta portando alla ricerca di nuovi metodi pubblicitari legati a internet, e si riscontrano effettivi sviluppi in varie direzioni:
_ l’utilizzo di nuove tecnologie per la realizzazione di creatività più accattivanti e graficamente di maggior impatto
_ banner espandibili
_ l’aumento delle dimensioni dei banner stessi
_ l’utilizzo di pop up per contenere i messaggi pubblicitari
_ l’utilizzo di brevi filmati che si visualizzano durante il caricamento della pagina
_ l’implementazione di elementi che si muovono sulla pagina per attirare l’attenzione dell’utente in una determinata zona.

Alcune di queste innovazioni si erano già affacciate sul mercato lo scorso anno, ma solo durante questi ultimi mesi cominciano ad essere diffusi anche sui siti web di una certa importanza.
A fronte di questi tentativi di innovazione da parte dei centri media e degli editori, bisognerà analizzare accuratamente la risposta del pubblico, che non sempre ha premiato gli sforzi dei creativi.

Fra i nuovi formati sopraccitati, il video spot sembra essere quello meno gradito dagli utenti; questo formato è quello che più si allontana dalla tipologia di banner puro e tenta di avvicinarsi ad uno spot di tipo televisivo.

Questo tipo di pubblicità si attiva durante il caricamento di una pagina, e compare a tutto schermo sopra la pagina stessa, rimanendo attivo per alcuni secondi; al termine del messaggio scompare automaticamente mostrando all’utente la pagina che si è caricata.

Questo spot è una tipica forma di messaggio push, che per di più non può essere interrotto dall’utente, e spesso non è neppure cliccabile.

Gli utenti internet si stanno dimostrando refrattari nell’accettare questo tipo di messaggi, che poco hanno a che fare con il mondo della rete che fino ad ora conoscono; non è detto che in un futuro l’accoglienza migliorerà, ma per ora la brand awareness generata è bassa, tanto che una parte dell’utenza si lamenta direttamente coi gestori del sito per la presenza di questi spot.

Inoltre nell’implementazione ci si trova spesso di fronte a problemi di incompatibilità con i browser più obsoleti, che non leggono correttamente le istruzioni necessarie alla visualizzazione dello spot: quest’ultimo problema si risolverà probabilmente in maniera autonoma e graduale grazie al naturale aggiornamento del parco hardware e software tipico del mondo informatico.

Gli unici siti in cui il video spot sembra funzionare ottimamente sono quelli dedicati all’intrattenimento dei più piccoli (utenti 5-10 anni), dove questi piccoli esempi di “pubblicità a cartoni animati” trovano la loro naturale collocazione.

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