L'osservazione
che ha dato il via a questa parte dell'analisi è stata quella
riguardante la differenza fra l'utilizzo del marchio, del nome o del
logo aziendale nella pubblicità off line e nella pubblicità
on line.
La pubblicità off line utilizza questi elementi distintivi praticamente
in ogni forma di comunicazione, sia questa a mezzo televisivo, stampa,
pubblicità esterna o tramite sponsorizzazioni.
Poche e dai contenuti particolari sono i casi in cui si è preferito
puntare su di un messaggio che escludesse completamente gli elementi
sopra citati.
Per quanto riguarda la realizzazione di soggetti per la pubblicità
interattiva, invece, spesso durante la navigazione ci si imbatte in
banner che non presentano alcun riferimento ad una specifica azienda
o prodotto, ma che basano la loro capacità comunicativa su altri
elementi quali il gioco, la sorpresa, la capacità di mimetizzarsi
con la pagina web (e quindi di sembrare consigli del sito per l'utente,
e non pubblicità diretta) o con messaggi cui l'utente è
solito imbattersi tramite l'uso dei sistemi informatici (banner con
messaggi di pericolo o di allerta mutuati dall'ambiente di lavoro Windows).
Questi banner, che spesso sono collegati a siti che hanno una scarsa
importanza commerciale, sono comunemente definiti "trick banner"
data la natura non esplicita del messaggio pubblicitario, pur rimanendo
negli ambiti di formato e caratteristiche tecniche degli usuali standard
dei banner.
Questi "trick banner " sono un fenomeno molto particolare
su internet, perché ogni classifica che indica i banner col miglior
rapporto di click rate comprende al suo interno un numero altissimo
di questi soggetti.
Ecco alcuni esempi di questi banner:
· Il banner che ha generato il secondo miglior click rate nel
1999
· Il banner che ha generato il miglior click rate nel maggio
del 2001 ; la pubblicità fa riferimento ad un programma per velocizzare
la connessione alla rete
Questi banner sono una piccola ma rappresentativa casistica dei trick
banner presenti sulla rete e che hanno riscosso un notevole successo
fra i navigatori di internet.
Da qui lo spunto per l'osservazione se, anche fra le campagne a scopo
commerciale, la scelta di omettere di alcuni elementi che possono far
immediatamente individuare il mittente del messaggio possa servire a
destare l'interesse e la curiosità del pubblico.
Bisogna comunque sottolineare che le campagne che non intendono rendere
immediato il collegamento con l'azienda o il prodotto, non portano alcun
vantaggio intermini di brand awareness fra coloro che vedono solamente
il banner sulle pagine web; se il trick banner è invece collegato
a qualche divertente promozione, può sostenere e fidelizzare
il rapporto con l'utente che ha interagito col banner e quindi col sito
aziendale.
L'analisi vera e propria ha preso quindi come caratteristica discriminante
la presenza o meno nella creatività del banner di elementi che
potessero riferirlo al mittente del messaggio.
Sono stai presi in considerazione prima tutte le campagne nel loro complesso,
valutando contemporaneamente tutte le creatività segmentate secondo
le caratteristiche sopra indicate, poi una singola campagna particolarmente
rappresentativa per questo tipo di analisi, poiché utilizzava
contemporaneamente entrambi i tipi di banner nelle stesse posizioni
e con le stesse modalità, annullando quindi eventuali differenze
che possono essere generate da fattori non pertinenti a questa valutazione
(alcuni dei quali già esaminati in precedenza), quali il posizionamento
del banner sulla pagina web.
In tabella 7 sono indicati i dati relativi all'analisi generale:
Innanzitutto si può osservare come fra le campagne prese in
esame tre quarti delle impression sia generato da banner che presentano
elementi distintivi al loro interno; comunque rilevante, sia per numerosità
che per numero di impression generate il dato riguardante i banner che
non riportano tali elementi.
Si nota poi come, considerando questi valori generali, la differenza
fra i due tipi di banner sia dello 0,1%, valore meno significativo di
quello riscontrato in analoghe condizioni osservando altre caratteristiche
(quali il peso o l'affinità fra il pubblico della pagina web
e il target del prodotto pubblicizzato).
Il valore assoluto è comunque rilevante se si considera che il
click rate medio generato in quel periodo sui siti monitorati da NetRatings
è stato dello 0,4%.
La seconda parte dell'analisi riguarda i dati di singole campagne; quelli
relativi alla prima sono riportati in tabella 8.
La campagna è stata premiata con una risposta in termini di click
rate decisamente sostenuta, e si può notare come il divario fra
le due categorie analizzate si sia notevolmente ampliato rispetto alle
condizioni generali riportate in precedenza.
Le ottime creatività hanno inciso sulla positività della
campagna più dell'utilizzo del nome della marca (molto famosa
soprattutto presso gli utenti di internet).
La seconda campagna ha avuto meno successo come valori di clik rate
in senso assoluto rispetto a quella sopra indicata, ma similari sono
stati i riscontri per quanto riguarda l'utilizzo o meno di segni distintivi;
in tabella 9 sono riportati i valori relativi a questo secondo esempio.
I dati riportati dimostrano come in questa campagna ci si sia affidati
maggiormente a banner che presentano il nome dell'azienda, e che questo
sia stato meno redditizio in termini di click rate ottenuto da queste
creatività; data l'impostazione di molti soggetti probabilmente
questa campagna puntava alla presentazione presso un vasto pubblico
di un marchio poco conosciuto piuttosto che alla interazione col pubblico:
infatti dopo aver interagito col banner pubblicitario si veniva introdotti
senza nessuna particolare accoglienza sul sito dell'azienda, molto curato
dal punto di vista grafico ma senza alcuna indicazione per l'accoglienza
dell'utente appena entrato nel sito.
L'indicazione che traiamo da questa campagna è che comunque banner
che non esprimono subito tutte le informazioni hanno buona presa sui
navigatori; stimolare la curiosità può essere un elemento
chiave per ottenere l'attenzione dell'utente.
Per una corretta impostazione in chiave di marketing sarebbe auspicabile
completare questa strategia con un'elevata interattività del
proprio sito per continuare a coltivare il rapporto con l'utente.